Vaniglia del Madagascar
Il Madagascar è detta l’isola rossa, potrebbe essere comunemente chiamata il paradiso del nettare nero, grazie a uno dei suoi prodotti gastronomici più rinomati al mondo, la vaniglia.
Il prezioso baccello della vaniglia è una spezie unica e quella malgascia è una varietà non replicabile. La vaniglia del Madagascar è una delle più pregiate al mondo, grazie alla cura della sua filiera che rispetta metodiche antiche e tutte svolte dalle mani dell’uomo. Il Madagascar grazie al profumo del suo prodotto è il padrone indiscusso del mercato mondiale della vaniglia. Il baccello si presenta in due tonalità, ambrata e nera, è molto usata sia in cucina, ma anche per la produzione di oli essenziali per profumi e nella industria dolciaria e nell’alta pasticceria. Viene utilizzata prelevando dal suo interno gli aromatici semi, sezionando in due il baccello.
Dove viene prodotta la vaniglia
La vaniglia viene prodotta su tutta l’isola, ma la qualità più rinomata si trova sulla costa nord, quella che guarda a levante, verso il mare indiano e anche nella regione detta del Sava. L’isola del Madagascar è il paradiso della vaniglia con numerose qualità che fanno la gioa dei più grandi chef stellati e dei migliori pasticceri. Tante sono le tipiche produzioni isolane, tra tutte le varietà, spicca la qualità Bourbon, prodotta soltanto in alcune isole dell’oceano indiano. Il termine Bourbon deriva dall’isola del mare indiano dove fu impiantata la prima piantagione e dall’originario nome francofono di allora, oggi quel lembo di terra nell’Oceano si chiamata La Réunion.
Cos’è la vaniglia
La vaniglia è una orchidea e pare sia di origine messicana, sono stati trovati alcuni semi in anfore azteche. Furono i francesi a portarla su alcune isole dell’oceano indiano e poi anche in Madagascar. La vaniglia si genera grazie a un processo d’impollinazione che può avvenire solo a determinate temperature e condizioni climatiche, ritrovabili in poche aree del pianeta. Ecco perché la vaniglia è una delle spezie più pregiate, come lo zafferano o il curcuma. Pensate che l’attuale borsino dei prezzi della vaniglia, ha scambiato un chilogrammo del prezioso prodotto a quasi 500 euro. Come tutte le spezie aromatiche e profumate, la vaniglia è soggetta a una serie di variabili che rendono costoso e particolarmente accattivante e pregiata la sua essenza. La prima condizione che rende fragile la sua produzione è la sua stessa genesi: l’orchidea viene fecondata e genera il baccello con il nettare portato da piccolissime api, il procedimento avviene solo in alcune zone autoctone della pianeta. In altre zone, l’impollinazione può avvenire solo con la mano dell’uomo. Per generare e creare un chilo di baccelli di vaniglia, ci vogliono almeno 600 orchidee impollinate. Pensate, la cura che i coltivatori del Madagascar devono avere per garantire la qualità della preziosa spezie: i fiori vanno monitorati e controllati continuamente, in quanto, l’impollinazione può avvenire una sola volta all’anno e in un periodo così limitato da concentrarsi, spesso, in un’unica giornata. La qualità Bourbon del Madagascar, quella più preziosa, viene impollinata dalle piccole api. I contadini devono preservare i fiori da altri insetti o animali, consentendo l’arrivo delle api senza molestarle. Un procedimento arcaico che è alla base della raffinata purezza e del corposo profumo dei semi presenti nei baccelli. Ogni baccello può contenere centinaia di piccolissimi semini, dal profumo intenso e persistente.
Un procedimento lungo per una spezia unica
Dopo la maturazione del baccello, per ottenere una qualità aromatica eccellente, serve tantissimo tempo e ancora molti passaggi. I baccelli di vaniglia, una volta raccolti, devono essere trattati in acqua e poi vanno essiccati in casse di legno, con altre bacche, per almeno otto mesi, per ottenere il caratteristico colore e soprattutto il profumo. Non tutti i baccelli vengono selezionati, ma con cura, sono scelti solo quelli lunghi e con un aroma e un profumo ricco e corposo.
La vaniglia è il nettare delle emozioni
Chi avuto la possibilità di poter aprire un baccello di vaniglia del Madagascar, è stato inebriato da una esperienza sensoriale che non è solo olfattiva e aromatica, ma esistenziale. Il suo profumo ti inebria e ti lascia nel naso e nell’anima una fragranza che richiama terre lontane ed esotiche. Esiste un mal d’Africa, come c’è la nostalgia delle terre lontane, ma un piccolo baccello di vaniglia può consolarti ed essere salvifico, ricordandoti i profumi delle aride distese rosse da cui proviene, ogni volta che si disvela, con un profumo che resta nell’anima e che ti accompagna per lungo tempo.