Le 8 isole imperdibili delle Filippine

Per capire quanto sia enorme l’arcipelago delle Filippine basta ricordare che raggruppa oltre 7100 isole. Per capire quanto di bello ci sia da scoprire basta sapere che ben 3000 di queste isole non sono abitate.
Le Filippine non sono mai entrate all’interno delle grandi mode turistiche mondiali. Ma a torto. Qui sono sicuramente le isole più belle del mondo con i paesaggi che più tropicali di così non si può. Mari smeraldo e spiagge bianchissime sono completate dalle palme e dal verde brillante delle mangrovie che contornano lagune calmissime.
Tra queste gemme incastonate Oceano Pacifico e Mar della Cina alcune sono davvero imperdibili perché selvagge, perché coloratissime, perché piene di cose da fare.

Vediamo quali sono le otto isole imperdibili dell’arcipelago delle Filippine.

  • EL NIDO

Intanto, va presentata, sicuramente l’isola di Palawan con El Nido un gruppo di isolotti nati dalla barriera corallina e baie bianche risultato del trasporto marino di antiche sabbie candide, incastonate tra scogli bianchi. Qui c’è la baia di Bacuit semplicemente straordinaria.

Ma il soggiorno a El Nido deve tenere conto che qui l’elettricità arriva a singhiozzo e che si deve accettare una sistemazione spartana.

  • ISOLA DI BORACAY

L’isola di Boracay, invece, è una delle mete preferite dai turisti che vanno nelle Filippine. Qui si viene oltre che per il mare bellissimo per stare sulla “White Beach“, la spiaggia più famosa di Boracay, lunga quattro chilometri. A White Beach l’attrazione maggiore è la nightlife. Il posto è pieno di locali notturni sulla spiaggia dove si può cenare, ballare per poi, magari, andare a fare un bagno notturno.

Boracay si raggiunge più facilmente che molte altre isole, ma si sconta la popolarità se si cerca il posto tranquillo. Anche se, si può sempre fare base a White Beach e poi andarsi a cercare di volta in volta, calette deserte e scogli per tuffarsi da soli.

  • ISOLA DI BOHOL

L’isola Bohol è, invece, famosa per le bizzarre “colline di cioccolato”, 1500 alture perfettamente coniche che sono retaggio di antiche barriere coralline di cui hanno conservato il colore. Questa della lunga successione di coni marroni con la giungla alla base è una visione fantastica a perdita d’occhio che lascia sicuramente a bocca aperta.

Quindi in quest’isola si viene per il paesaggio che sembra uscito da un film di fantascienza, ma anche per la natura. Per esempio si può fotografare il tarsio spettro, una delle scimmie più piccole del mondo con i suoi caratteristici occhioni adattati alla visione notturna per predare (è l’unica scimmia ad essere esclusivamente carnivora).

Per il resto si possono visitare cascate, foreste pluviali e, naturalmente, le spiagge bianche tra cui la vicina Alona Beach sull’isola di Panglao, a sud di Bohol.

Dove si possono praticare attività marine tra cui il whale watching cioè l’avvistamento delfini e balene, oltre che immersioni e snorkeling.

  • ISOLA DI SIARGAO

Un’isola completamente diversa per frequentazione è quella di Siargao, che è un po’ la capitale del la sua posizione favorevole rispetto alle correnti.

Ci sono anche attrazioni naturali come: spiagge bianche, foreste di mangrove ricche di animali selvatici, barriere coralline e lagune color turchese per poter nuotare in acque calme, ma il motivo principale per cui Siargao è famosa sono le onde famose anche tra i “beach bums” californiani e australiani.

  • ISOLA DI CAMINGUIN

Un posto davvero vario nella sua dimensione incantata è l’isola di Caminguin. Isola vulcanica disseminata di colline verdi che sono semplicemente vulcani spenti, presenta anche un vulcano attivo: l’hobok- hibok. Quest’isola, poco battuta dal turismo main stream presenta spiagge bianche e acque cristalline, ma più che il mare sarebbe meglio vivere l’interno con le sue terme naturali tipiche, appunto, di un’isola vulcanica, le sue cascate immerse nella foresta vergine.

Del resto, questo dell’alternarsi di alture vulcaniche e lingue coralline è proprio la caratteristica geologica delle Filippine. Questo è il mondo tipico del Pacifico, dove la terra è strappata al mare dalla crescita dei coralli oppure da una fuoriuscita di magma da una frattura oceanica.

  • TUBBATAHA REEF

Un esempio di barriera è quello di Tubbataha reefs a Palawan una della barriere coralline più affascinanti del mondo, non per niente è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco. Qui è d’obbligo lo snorkeling oppure l’immersione lungo le pareti coralline brulicanti di vita: si scattano foto subacquee di pesci e molluschi coloratissimi.

  • ISOLA DELLE SAMAL

L’arcipelago delle Samal è, invece, il luogo delle foreste che si affacciano su lagune dal mare verde. Si tratta di un arcipelago di nove isole:la più conosciuta è proprio l’isola di Samal che presenta ben 118 Km di spiagge bianche ma che è anche ben attrezzata per il turismo con i suoi numerosi alberghi e resort.

  • ISOLA DI CORON

Altra isola da sogno è quella di Coron nell’arcipelago delle Calamianes. Qui pesci e molluschi coloratissimi ne fanno una meta fondamentale dell’esplorazione subacquea. Si possono osservare la tertarughe, mucche di mare, pesci colorati. Bellissima la vista sul lago di Kayangan con le acque tranquille contornate dal verde della foresta.

Sempre a proposito di laghi e magari alla fine del viaggio nelle Filippine, vale la pena di girare proprio la zona di Manila con il suo grande Laguna de Bay. E’ un lago enorme, con una bella isoletta in mezzo. In questo caso, si tratta di una visita nell’entroterra della zona più importante delle Filippine con le sue cittadine ricche di mercati e le spiagge del lago con le loro atmosfere tropicali.

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