Giappone | Il fenomeno del Cosplay
La voglia di travestirsi, ha cambiato terra di riferimento. Se fino a pochi anni fa c’era il Carnevale di Venezia, e l’Italia era il cuore del travestimento carnascialesco, oggi la patria del “diventare un personaggio” è il Giappone.
Dalle metropoli giapponesi è nato un fenomeno tutto nipponico che sta diventando mondiale: il cosplay, parola che, in inglese, è un mix tra costume e gioco. Il cosplay è ormai parte della cultura giovanile giapponese dove è diventata usanza urbana e trasgressiva vestire i panni dei personaggi dei più noti fumetti anime, quelli tipici giapponesi che hanno accompagnato anche la nostra infanzia, e i manga, i giornaletti comics che spesso hanno anche sfondo erotico.
Travestirsi da supereroe dei fumetti, dei film o dei videogiochi è ormai un rituale che si ripete tutte le domeniche nei più popolari quartieri di Tokyo, tra cui Harajuku. Qui i ragazzi (anche i meno giovani, per la verità) insegnano brani delle serie anime, oppure si inventano parodie dei personaggi finendo sempre a gare rappresentate su youtube. In altre occasioni, però, ci sono vere e proprie competizioni formali dove il premio è dato a chi si cala meglio nel personaggio e nello spirito della storia da cui è tratto.
Anche in Italia si sta diffondendo questo fenomeno, che ormai è una caratteristica del Lucca Comics and Games, ma è a Tokyo che ci sono i grandi raduni mondiali cosplay. Parliamo di eventi da migliaia di persone trasvestite, di grandissimi carnevali presi molto sul serio da chi ci partecipa, come il Cosplay Espo di Tokyo, Tokyo Character e il Tokyo Game Show dove vengono esibiti costumi sempre più attillati che ammiccano anche al tradizionale erotismo esibizionista giapponese.
Esistono anche siti web e tutta una manualistica dove le community di cosplayers si tengono aggiornate e imparano nuovi trucchi per rappresentare al meglio i loro personaggi. Ci sono del cosplayers che sono diventanti dei veri idoli dei ragazzi per la loro capacità di sembrare meglio degli originali.
Nato negli anni ’80 al Comic Market di tokyo, il cosplay è parte del costume e della moda giapponese e se si vuole viverlo a pieno l’unica cosa da fare è prendere un aereo e andarci. Chissà che un giorno non sia un italiano a vincere una gara di imitazione di Capitan Harlock o di Dragon Ball.